Emmanuel - The broken diary - Quinta e ultima stagione - Fifth and Final Season

4.4. Colonna sonora n. 2 (Secondo messaggio in bottiglia di Emmanuel)

Antonia Del Monaco Season 4 Episode 4

Un altro messaggio in bottiglia lanciato da Emmanuel nel vuoto (o nelle mani di chi ha voglia di raccoglierlo): in questa visione il ragazzo assiste impotente ad un incontro erotico tra Antonia e Frédéric, rendendosi conto con chiarezza che fra i due si è instaurato un rapporto di dipendenza reciproca.

L'interprete è Paolo Malgioglio.

La colonna sonora è una versione strumentale di "Cripple and the Starfish" di Antony and The Johnsons.

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Another message in a bottle launched by Emmanuel into the void (or into the hands of whoever wants to pick it up): in this vision the boy witnesses helplessly an erotic encounter between Antonia and Frédéric, clearly realizing that a mutual dependence relationship has been established between the two.

The interpreter is Paolo Malgioglio.

The soundtrack is an instrumental version of "Cripple and the Starfish" by Antony and The Johnsons.

Colonna sonora n. 2

Arriva inaspettato, senza giustificarsi. Fisicamente mostra i segni della rinuncia a cercar di sembrare
quello che non è: i suoi capelli nerissimi sono più lunghi; niente giacca e cravatta: indossa un maglione
nero e blue jeans. Sa che lei è sola. Gira per casa commentando con ironia distaccata la sua vita, curiosa
nelle pentole, si siede. Non si degna di spiegare cosa lo abbia spinto lì, non ce n’è bisogno. È, come
sempre, insoddisfatto e indifferente, a metà fra il mistico e il maniaco.
Lei gli offre un aperitivo e qualche scusa banale, ora è tutto diverso eccetera eccetera. Lui è grosso e
scuro, di una bellezza invadente; beve un sorso di aperitivo, appoggia sul tavolo le braccia pesanti nel
maglione nero, parla con tono di voce piano, tranquillo. Non è una cosa seria vivere. Se sapessi soffrire
soffrirei del fatto che gli altri soffrono per cose di cui io non soffro; da tempo immemorabile le ho
classificate come necessarie nella perfetta logica del nulla. Agisco a caso solo perché non posso stare
sempre fermo; le mie azioni hanno la sola razionalità del disordine. Quasi senza badarci le dice avevo
pensato di uccidermi, ma non sarebbe una cosa seria. Si alza per andarsene. Lei lo ferma, lo invita a pranzo, è sola fino a sera. Gli dice stai bene con i capelli così. Lui si guarda attorno distratto, ride, non sai
proprio fingere sorellina.
Se la fa sul tavolo, vestito. Non la bacia mai sulla bocca.
Gli piace umiliarla. Mentre si riabbottona i pantaloni le dice che sta con un’altra, una bellissima
naturalmente. Lei non risponde, è sicura che tornerà. Assiderato dal suo stesso gelo, senza il calore della
sua piccola puttana è morto.