Emmanuel - The broken diary - Quinta e ultima stagione - Fifth and Final Season

4.18. Tie-break (Frédéric rivela a Michele di essere l'amante di Antonia)

Antonia Del Monaco Season 4 Episode 18

Eccoci arrivati al giorno della verità per Michele: finalmente, dalla voce di Frédéric stesso, viene a sapere quello che Antonia gli ha nascosto, e cioè che lei è diventata la sua amante.

Frédéric, stravagante e insensibile come sempre, non si rende affatto conto dello shock che questo provoca in Michele: anzi, gli comunica la novità mentre i due stanno giocando un doppio a tennis ed è convinto di dargli in tal modo una dimostrazione di amicizia.

L'interprete è Paolo Malgioglio.

...

Here we are at the day of truth for Michele: finally, from the voice of Frédéric himself, he learns what Antonia has hidden from him, that is, that she has become his lover.

Frédéric, extravagant and insensitive as always, does not realize at all the shock that this causes in Michele: indeed, he tells him the news while the two are playing doubles tennis and he is convinced that in this way he is giving him a demonstration of friendship.

The interpreter is Paolo Malgioglio.


- Out! 6-6. Cinque minuti di pausa.
- E niente, si va al tie break. Prima beviamo qualcosa, mi sento disidratato. 
- Non posso crederci! Un tie break contro Raffaele e Ludovico. È fantascienza, Kerllermann, in genere li sbattiamo fuori con un triplo bagel. E poi quei quattro let consecutivi...
- Hai ragione, non sono proprio in giornata. 
- Non è questione di essere in giornata, Kellermann: è che hai perso aggressività e cattiveria. Una volta picchiavi duro, adesso ti sei rammollito. Non mi starai diventando un baseline player, spero.
- Non credo, dai: mi è entrato anche qualche slice vincente.
- Comunque sei dimagrito troppo, hai perso forza muscolare.
- Solo un paio di chili. Devo rimettermi a fare un po' di pesi: ultimamente non sono più andato in palestra, non ero dell'umore giusto. E poi il tennis è più un fatto di testa che di muscoli. 
- Anche la tua testa non è che sia in gran forma. To', bevi un po' di questo: è un intruglio energetico che ti tira su in cinque minuti.
- Fa veramente schifo, Freddy.
- Lo so, ma fa bene. Vieni, sediamoci al sole: fa abbastanza freddo.
- Comunque sì, sono un po' distratto. Ho qualche problema, di lavoro e di famiglia.
- Mi dicono che hai cambiato lavoro. 
- No, non proprio: diciamo che ho aggiunto un nuovo lavoro a quello vecchio. Io la fabbrica di mio padre non la mollo.
- Finché puoi fai bene, vecchio mio.
- Finché posso, certo. La situazione economica diventa ogni giorno difficile e siamo governati da un branco di pazzi, ma io non sono un pivellino, lo sai: ho scelto di combattere.
- Questo ti fa onore. Mi hanno detto anche che non stai più con tua moglie, è vero?
- Sì, ci siamo lasciati un paio di mesi fa.
- Mi dispiace, ma non è il caso che tu ci stia così male.
- Scusa, perché non è il caso? Non è mica una cosa da niente il fallimento di un matrimonio.
- Eh lo so.
- Lo sai? 
- Cioè no, non lo so. Immagino. Del resto non sono affari miei: è solo che non mi va di vederti così giù. 
- Tranquillo, ne verrò fuori: anche lo sport aiuta. Comunque hai ragione, questa roba è una bomba: ha un sapore disgustoso, ma ti tira proprio su.
- È un cocktail di sali minerali e vitamine. Posso dirti una cosa? 
- Certo, dimmela.
- Ho sempre pensato che fosse la donna sbagliata per te. 
- O forse sono io l’uomo sbagliato per lei.
- Kellermann, non darti delle colpe che non hai: io credo che quella donna abbia dei problemi di interesse psichiatrico.
- Che ne sai tu?
- Ti ricordo che sono figlio di un neuropsichiatra: qualcosa dovrò pur avere imparato. Inoltre ho dovuto studiare un bel po', su suo suggerimento, per capire le mie numerose psicopatie, e questo mi ha aiutato a riconoscere quelle degli altri.
- Ascolta Bergamelli, apprezzo sinceramente la tua intenzione, ma ognuno al suo posto, okay? Lascia perdere le psicopatie di mia moglie.
- Non è più tua moglie, giusto? Adesso stai con un’altra.
- No, ti sbagli: sto con un’altra, ma lei è ancora mia moglie.
- Mettila come vuoi. A mio parere è stata una fortuna per te che se ne sia andata. 
- Una fortuna?
- Sì, Kellermann.
- Scusa, ma che intendi dire?
- I cinque minuti sono scaduti, è meglio che ci prepariamo a tornare in campo.
- Non me ne frega niente dei cinque minuti, aspetteranno: non è mica un torneo ufficiale. Cosa intendevi dire?
- Ecco, io non so se posso permettermi di essere sincero con te.
- Non lo so, Bergamelli: dipende da cosa vuoi dirmi.
- Non importa, dai: concentriamoci sulla partita e cerchiamo di studiare una strategia vincente.
- Eh no, ora non puoi cavartela così: sputa il rospo.
- Sei sicuro di volerlo sapere?
- Cosa?
- In poche parole, avevi sposato una ninfomane. Be', che ci trovi da ridere?
- Antonia ninfomane? Scusa, ma credo proprio che me ne sarei accorto, in tutti questi anni.
- Magari chiedi a tuo fratello, se non credi a me.
- Tu non sai niente di mio fratello, Bergamelli. Niente di niente. Per quanto possa sembrarti strano, la loro è stata una storia d'amore: la ninfomania non c'entra.
- Kellermann, forse non ci siamo capiti: so esattamente quel che dico. 
- Cosa sai? Quella storia è un segreto fra me e lei, come fai a sapere che stavano insieme? Forse lo avrai capito da qualche sguardo, da qualche atteggiamento, non so: evidentemente sei un ottimo osservatore. Ma ti assicuro che non puoi saperne niente.
- Ma figuriamoci: la conosco a memoria, la storia di Antonia e di tuo fratello! 
- A memoria? Ma che stai dicendo?
- Antonia mi ha fatto una testa così con quella faccenda.
- Ha fatto una testa così a te?
- Già. Bada bene, io gliel'avevo anche detto fin dal primo momento che sarebbe finita così. Le dicevo sempre: "Sorellina, stai andando a sbattere ai duecento all'ora contro un muro di cemento armato", ma lei è stata così stupida da non credermi.
- Sorellina?
- Be', sì. Eravamo abbastanza in confidenza. 
- Che tipo di confidenza?
- Non so se dirtelo. Ma alla fine la sincerità paga, giusto?
- Vieni al punto, Bergamelli.
- Il punto è che me la sono scopata anch'io un po' di volte. 
- Cosa?!
- Ovviamente prima del vostro matrimonio. Poi ho smesso, ho troppo rispetto delle istituzioni. 
- Rispetto di cosa?
- Ora però non siete più insieme, giusto? 
- Giusto cosa?
- Kellermann, piantala di dire "cosa" e sta' a sentire, da uomo a uomo: dove volevi andare con una donna del genere al tuo fianco? Le bastano un po’ di muscoli, i capelli più lunghi del solito, un bicchiere di champagne. A proposito, non regge lo champagne, il Dom Perignon la stende subito: e pensare che non era neppure una grande annata, un modesto 1992. E poi bergamotto, pepe, legno di sandalo.
- Bergamotto, pepe, legno di sandalo?? Ma di cosa stai farneticando?
- Dopobarba maschile: fragranza fresca e legnosa con note verdi, mandarino, bergamotto, cardamomo, fiori, pepe, vaniglia, legno di sandalo, legno di guaiaco, muschio e ambra. Un mix micidiale, le donne cascano ai tuoi piedi come le mosche. Comunque, per tornare al discorso, quella donna avrebbe compromesso la tua carriera, ti avrebbe reso ridicolo agli occhi di tutti. Una moglie ti accompagna in pubblico, ti accredita o ti squalifica agli occhi della società. Sto valutando di sposarmi anch’io e mi rendo conto della delicatezza della scelta; ho già in mente la potenziale candidata, una nobildonna svizzera: ha stile e classe da vendere, e soprattutto è indifferente ai dopobarba. Posso presentarti una sua amica tedesca se vuoi, una von Reibnitz, sarebbe la moglie perfetta per te. La classe è tutto in una donna, e quella Antonia non sa neppure dove stia di casa: d'altra parte non si può pretendere molto da una zona Vanchiglia, per di più di origini meridionali. Ti capisco, eh? Non è che io non ti capisca: è una rossa e si sa che le rosse attizzano, è abbastanza carina e probabilmente non te la sei sentita di piantarla dopo tutti quegli anni di fidanzamento, ma non ci si deve lasciar condizionare dalla compassione in scelte così importanti. Se proprio ci tieni a vederla, potresti considerare l’eventualità di frequentarla di nascosto: pensaci, Kellermann, non è una cattiva idea. Come amante è passabile, te lo dico per esperienza diretta, ma come moglie è improponibile. 
Ehi, giù le mani, Kellermann. Che ti prende? Vuoi spaccarmi la faccia? Fa’ pure, sappi solo che sono cintura nera di karate. Inoltre sono più grosso di te. Comunque cerchiamo di non renderci ridicoli, per favore. Mi deludi: non ti fa onore non saper accettare la verità, non è da uomo. Io sono stato sincero con te, ti ho detto le cose come stanno. Non mi va che ti lasci trattare come un fesso: è ora che tu apra gli occhi, lo sapevano tutti tranne tu.
E adesso basta bambinate, facciamo le persone serie. La pausa è finita, torniamo in campo e cerchiamo di vincere. Dopo la partita ci prendiamo un drink e parliamo di cose da uomini: ho qualche spicciolo da investire e ho messo gli occhi su un’azienda di vendite on line che si è appena quotata in borsa. Amazon, mi pare. Il mio commercialista non si fida, ma a me sembra promettente: voglio sapere cosa ne pensi tu che ormai sei esperto del settore.
Ma dove cazzo vai, Kellermann? 
Torna indietro: così gliela diamo vinta a tavolino!