Emmanuel - The broken diary - Quinta e ultima stagione - Fifth and Final Season

5.3. Minuetto (Guarda chi si rivede)

Antonia Del Monaco Season 5 Episode 3

Ma Frédéric non si era sposato con una nobildonna svizzera?
Sì, in effetti è così, ma evidentemente gli manca qualcosa...
Eccolo quindi tornare (come previsto da Emmanuel) a cercare Antonia, che però nel frattempo è molto cambiata.
Gli interpreti sono Paolo Malgioglio e Elisa Gandolfi.
La colonna sonora è una cover di "Minuetto" di Mia Martini.
...
But didn't Frédéric marry a Swiss noblewoman?
Yes, indeed, but evidently he's missing something...
Here he is again looking (as foreseen by Emmanuel) for Antonia, who in any case has changed a lot in the meantime.
The interpreters are Paolo Malgioglio and Elisa Gandolfi.
The soundtrack is a cover of "Minuetto" by Mia Martini.

San Mauro Torinese, 15 giugno 1997, ore 19,10.

- Posso entrare?

- Accomodati.

- L'hai sistemata bene, la casa.

- Ho fatto del mio meglio.

- Si muore di caldo oggi. Hai qualcosa da bere?

- Ti porto del tè freddo. Zucchero?

- Mi piace amaro, non ricordi?

- No. Dovrei?

- In realtà non mi piace affatto. Hai dello Chardonnay?

- Ma non eri astemio?

- Non è che bevo: mi piace lo Chardonnay. Del resto, se lo Chardonnay è il vitigno a bacca bianca più famoso al mondo, un motivo ci sarà. I vini base prodotti con lo Chardonnay, fermentati ed affinati in contenitori inerti, sono freschi, profumati, con note fruttate e minerali, ma i vini fermentati e maturati in barriques nuove fanno emergere note molto più mature, mielate e burrose. Con lo Chardonnay si producono anche i grandi spumanti metodo classico, a partire dallo Champagne, di cui è protagonista insieme con il...

- Shut up, Freddy. Ne ho una bottiglia in frigo.

- Ci contavo.

- Il bambino come sta?

- Benissimo, grazie. Sta dormendo nel suo lettino.

- Bevi anche tu, fammi compagnia.

- No, grazie.

- Perché?

- Perché non ho sete.

- Come preferisci. Cin cin!

- E il matrimonio?

- Raramente lei sorride o dice una parola in più di quella che serve. È lapidaria e onesta nei giudizi e nessuno l’ha mai vista piangere o agitarsi per qualcosa o qualcuno.

- È quel che volevi, no?

- Infatti. Sono pazzo di lei.

- Ma?

- Ho freddo, sorellina.

- Sì, lo so cosa pensi: fa caldo, ma il caldo di giugno è un caldo fasullo, anomalo. È luglio ad essere torrido, con giornate lunghe e scarso di piogge, mentre agosto è più fresco, specialmente verso la fine, che è già un preludio dell'autunno; in campagna sono in piena raccolta pomodori, melanzane, cetrioli, peperoni, zucchini, senza contare che si seminano il cavolo cappuccio, finocchi, bietole, cicorie, radicchi, cavolfiori...

- Andiamo in camera?

- Cos’ha che non va questo divano?

- Niente, stiamo pure qui.

- Anzi no: in piedi contro il tavolo della cucina. Levati quelle pantofole, sono totalmente antierotiche. Sei diventata grassa, due taglie di troppo.

- Non ti piaccio? Smettiamo subito.

- Vada per le pantofole. Ma togliti almeno i collant, se no come faccio?

- Li strappi come al solito, no?

- Ah già. Sei calda. Caldissima. È come entrare in un forno.

- Concentrati, Freddy. Ti stai disunendo, ansimi, sudi. Lo sai che non devi.

- Hai ragione, devo mantenere il controllo della situazione.

- Devi essere freddo, duro e cattivo. Io non valgo niente, non sai nemmeno se ti piaccio, ricordi?

- Sì cazzo, ricordo. Ti disprezzo dal profondo dell’anima, Dio come ti disprezzo. Si sente, sorellina?

- Sì Freddy, si sente.